Rabbia felina: caratteristiche, contagio e sintomi

rabbia felina

Caratteristiche della rabbia felina

La rabbia felina fa parte delle cosiddette malattie zoonosi, le malattie che colpiscono anche l’uomo. È una malattia che attacca il sistema nervoso.

Come avviene il contagio della rabbia nel gatto?

La malattia è trasmessa attraverso un morso di animali infetti. Sono quindi più a rischio gli animali che vivono all’esterno.

Vedi anche: Rinotracheite infettiva: cos’è, come si contrae, come si cura.

Rabbia gatto: sintomi

La rabbia felina causa in primo luogo variazioni comportamentali. L’animale diventa improvvisamente aggressivo e nervoso, tende a isolarsi e a nascondersi in luoghi appartati e bui. Nella zona in cui è stato morso può presentarsi un fastidioso prurito che spinge la bestiola a procurarsi delle lesioni.

L’animale inizia a produrre saliva in abbondanza spesso schiumosa e a causa della mancanza del senso di sazietà a mangiare qualsiasi cosa (carta, vetro, pietre). Si mostra anche molto assetato ma a causa della paralisi della laringe non riesce a deglutire e i suoi miagolii si fanno più rauchi.

Nell’ultima fase si assiste a un indebolimento generale delle zampe, dei muscoli e della coda che porta dopo circa dieci giorni dal contagio al coma e poi alla morte.

Profilassi della rabbia felina

La vaccinazione è il modo migliore per prevenire questa malattia. La vaccinazione è obbligatoria solo in alcune regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, alcune zone del Veneto e Sardegna) e se si vuole portare il proprio animale all’estero.

Scopri quanto sono importanti i vaccini per i gatti.


PhotoCredits CC: Feliz-Photo

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